marco pantani: omicidio rituale od overdose?

ecco un bel reportage sui misteri della morte tratto dalla trasmissione di augias: clikka qui

il 14 febbraio corre il quinto anniversario della tragica fine di marco pantani. overdose? no, sembra che le cose  siano molto diverse. e che ci sia implicata la massoneria deviata della rosa rossa.

vi rimando ad un vecchio ma interessante articolo di p. franceschetti.

Premessa
In questo articolo approfondiamo alcuni degli argomenti trattati nel precedente articolo sull’omicidio massonico e chiariamo alcuni dubbi che l’articolo aveva suscitato specialmente in merito al caso Pantani.
In primo luogo l’articolo precedente terminava con una domanda. Mi chiedevo cioè il motivo dell’immenso numero di persone “suicidate” (come si dice in gergo) mediante impiccagione, e facendo toccare alla maggioranza di essere le ginocchia per terra.
Voglio poi rispondere alle molte domande che mi vengono spesso rivolte: come si distingue l’omicidio massonico? E perché dico che Pantani fu quasi sicuramente ucciso?

Impiccagioni e avvelenamenti, overdose
In primo luogo un lettore mi ha inviato la sua spiegazione. il “suicidio in ginocchio” rappresenta “l’omicidio consacrato” cioè la morte per “volere divino”… cosi come si viene investiti degli onori alla vita, cosi si viene investiti degli onori alla morte.


Mi è pervenuto inoltre uno scritto, tratto dal libro di un esoterista che ha, appunto, trattato questo argomento che riportiamo. Il libro è di Lino Lista e si intitola: “Raimondo di Sangro. Il principe dei veli di pietra”. In forma romanzata vengono rivelati alcuni aspetti del ritualismo massonico che hanno quindi dato una risposta alla mia domanda sul motivo dei tanti impiccati.
La corda e l’impiccagione sono i simboli di Giuda e del tradimento di Cristo.

Ma il lavoro di Lino Lista svela anche un altro mistero. Un’altra modalità frequente di uccisione, tanto frequente da gettare più di un sospetto, ad esempio, è quella dell’avvelenamento da overdose, in cui sono incappati, per fare qualche nome, il ciclista Pantani, poi di recente un altro componente della sua squadra, il ciclista Valentino Fois, e a Viterbo il medico Manca, ovvero il medico che pare abbia curato il boss mafioso Bernardo Provenzano.
Muoiono poi avvelenati anche molti testimoni di processi importanti. Morì avvelenato in carcere Sindona. E poi molti “malori” improvvisi, talvolta nell’anticamera di un giudice, in un tribunale, o nella buovette di montecitorio come capitò al generale Giorgio Manes.
Voglio citare integralmente il passo del libro di Lino Lista:
La corda…(omissis)…è il segno dominante, che mai deve mancare, di una vendetta massonica. Con riferimento alla leggenda di Hiram, volendo spandere un maggior numero d’indizi, convenientemente si potrebbero lasciare accanto al cadavere del giustiziato, seppur di veleno: dell’acqua, in ricordo della fontana alla quale il Vendicatore smorzò la sete; un osso spezzato di cane, in onore dell’Incognito che si mutò in tal bestia; un abito nero, in memoria del lutto per Padre Hiram. Volendo eccedere, ma mai una società segreta dovrebbe eccedere perchè troppi indizi talvolta sono considerati alla stregua di una prova, si potrebbe collocare sulla salma del traditore un mattone, simbolo muratorio.

Queste morti da overdose, quindi, non sono un caso. Anche l’avvelenamento è una modalità “massonica” perché simboleggia la morte per mano del serpente, simbolo dell’infedeltà e dell’inganno.
Ecco quindi perché Pantani morirà dopo aver ingerito diverse dosi di coca.

Perché sostengo che sia un omicidio? Perché ogni qualvolta l’incidente, o il malore, o il suicidio, sono provocati, e sono quindi un omicidio, immancabilmente partono, a seguito del fatto, i depistaggi e gli occultamenti che solo un potere come quello massonico è in grado di fornire: sparizione dei fascicoli dai tribunali, morte dei testimoni, la pervicace volontà degli inquirenti nell’ignorare determinate prove (per collusione, paura, o per la mancata conoscenza del problema), le irregolarità procedurali, ecc…

Il caso Pantani
Esaminiamo il caso Pantani, così come ce lo descrive un giornalista, Philippe Brunel, in un recente libro “Gli ultimi giorni di Marco Pantani” su cui ci basiamo per la nostra ricostruzione.
E’ noto che Pantani morirà all’hotel Le rose di Rimini per una presunta overdose da cocaina.
Anche qui troviamo tutti gli elementi di un omicidio massonico, ovverosia le firme, nonchè tutte le modalità procedurali investigative che gli inquirenti seguono quando il delitto è massonico.

Ad esempio troveremo:
– testimoni che cambieranno versione;
– gli inquirenti che ignorano particolari fondamentali nell’indagine: ad esempio nel cestino dei rifiuti della stanza dell’hotel verranno rivenuti resti di una cena presa da un ristorante cinese. Ma Pantani non mangiava cibo cinese. Allora chi c’era con lui quell’ultima notte?
– Sul corpo compaiono segni di colluttazione ma nessuno accerterà mai se, ad esempio, sotto le unghie compaiano o meno dei resti di DNA altrui per verificare se Pantani fu forzato a ingerire cocaina (v. pag. 278).
– Errori e omissioni varie nelle autopsie.
– Una volante della polizia, con due agenti, interverrà sul luogo dell’incidente, ma non redigerà mai il verbale relativo. Perché questa irregolarità nelle procedure?
– Le varie perizie medico legali fanno una gran confusione sull’ora della morte che collocano tra le 11,30 (la perizia del dottor Fortuni) e le 19 (il medico Toni).
– Il medico legale che dopo l’autopsia si accorge di essere seguito.
– La camera fu trovata in disordine come se ci fosse stato un corpo a corpo.

Poi ci sono le domande irrisolte.
– Perché Pantani, volendosi suicidare, prende una stanza in un albergo a pochi chilometri dalla casa dove abitava?
– Perché prima di suicidarsi ci resta qualche giorno? Cosa lo fa rimanere in una stanza di albergo quando aveva la sua abitazione lì vicino?
– Uno degli inquirenti dichiara al giornalista di avere avuto pressioni dal Ministero dall’interno per concludere in fretta l’indagine. Ma il ministero non dovrebbe avere fretta di concludere; casomai dovrebbe avere la volontà di accertare la verità senza lasciare dubbi. Curioso poi che il Ministero si disinteressi del fatto che dopo decenni non sia mai venuta fuori la verità per stragi come Ustica, o per il sequestro Moro, e improvvisamente abbia fretta di concludere per un personaggio come Pantani. Difficile pensare che sotto ci sia una voglia di arrivare velocemente alla verità, dato che l’occultamento della verità è sistematico nella storia giudiziaria italiana. Mai abbiamo sentito un politico affermare che nel programma elettorale c’era la volontà di scoprire la verità sulle tante stragi impunite per dare giustizia alle migliaia di morti e alle decine di migliaia di famiglie delle vittime delle stragi. Mai. Anzi, in compenso alcuni degli autori di crimini assurdi, come l’ex terrorista D’Elia, hanno addirittura avuto incarichi istituzionali (sottosegretario alla camera nel governo Prodi). Personaggi che hanno avuto pesanti responsabilità in vicende come il sequestro Moro verranno addirittura fatti presidenti della Repubblica (Cossiga). Nessuna fretta di scoprire chi ha abbattuto l’aereo di Ustica, nessuna fretta di arrivare alla verità sul Moby Prince, nessuna fretta di scoprire chi c’è dietro ai delitti del Mostro di Firenze, dietro ai Georgofili, dietro a Piazza Fontana, dietro alla strage di Bologna. Ma una gran fretta di chiudere il caso Pantani. Curioso no?

Tutte queste contraddizioni, depistaggi, ecc., sono sempre l’indizio sicuro della presenza della massoneria.
In alternativa può ipotizzarsi che si tratti di incuria o superficialità nell’indagine.
Ma si tratta di incuria e superficialità troppo ricorrenti per essere casuali.

Poi ci sono le firme. Quelle firme che chi non si è mai occupato di massoneria non riesce a vedere. Ma immediatamente visibili per chi vive in mezzo a queste vicende.
Anzitutto Pantani muore all’hotel Le Rose, il cui nome potrebbe non essere casuale ma essere la firma della Rosa Rossa. D’altronde anche i suoi amici diranno che la morte di Pantani in quell’hotel non deve essere un caso, ma forse voleva lasciare un messaggio a qualcuno perché lui era un uomo che non faceva nulla a caso (pag. 52). Forse, aggiungo io, non era lui che voleva lasciare un messaggio, ma chi l’ha ucciso.
E poi viene trovato accanto al corpo un biglietto con una frase apparentemente senza senso: Colori, uno su tutti rosa arancio come contenta, le rose sono rosa e la rosa rossa è la più contata.
Non sono in grado di capire il senso di questo biglietto; ci vorrebbe un esperto e pochi in Italia sono in grado di capire questi messaggi. Ma indubbiamente sembra un messaggio in codice.
Probabilmente c’è un significato anche nel fatto che sia morto a San Valentino, giorno in cui tradizionalmente si regalano rose alla fidanzata.
Qualcuno ipotizza che abbia un senso anche la data della sua morte: 14/02/2004, data la cui somma fa 13, che nelle carte dei tarocchi non a caso è la carta della morte.

Nonostante non sia in grado di decodificare tutti i particolari è evidente però che Pantani fu in qualche modo costretto ad andare in quel preciso albergo affinchè poi il delitto fosse firmato.
Ovviamente dire che dietro un delitto c’è la Rosa Rossa significa poco. Essendo la Rosa Rossa un’organizzazione internazionale, e contando centinaia di affiliati in Italia, è come dire che si tratta di un delitto di mafia o di camorra. Cioè significa affermare una cosa talmente generica da essere pressocchè inutile a fini investigativi, e tuttavia dovrebbe essere un buon indizio perlomeno per non archiviare la cosa come suicidio.

D’altronde che gli attacchi a Pantani provenissero da ambienti massonici risulta evidente dal fatto che qualche anno prima ebbe un incidente anomalo nella discesa di Superga. Un auto entrò nella zona vietata al traffico e investì Pantani e altre due persone.
Un incidente casuale? Difficile, da pensarsi, perché sulla collina di Superga sorge quella cattedrale omonima, che venne costruita nel 1717, anno in cui venne ufficialmente fondata la massoneria. Una basilica e una collina, insomma, che hanno un particolare significato per la massoneria. Per chi sa anche solo poche cose sulla massoneria si tratta di una firma manifesta, specie alla luce delle stranezze di quell’incidente (inspiegabile ad esempio è come avesse fatto la macchina a inserirsi nella zona vietata, tanto che Pantani fece causa alla città di Torino per questo fatto).

La parola ai testimoni
Per chi conosce le vicende delle stragi italiane gli incidenti stradali per rottura dei freni o dello sterzo, non sono una novità, I testimoni di queste stragi, i personaggi scomodi, muoiono sempre così: non solo impiccati e avvelenati, ma anche in incidenti banali in cui l’auto (o la moto) escono di strada all’improvviso per un malfunzionamento.
Qualcuno ogni tanto si salva.
Ricordo a memoria – tra gli scampati – il carabiniere Placanica (implicato nei fatti del G8), il giudice Forleo (ma non così fu per i genitori, che morirono in un incidente analogo senza ovviamente che gli inquirenti volessero indagare).
Persino il famoso Enrico Berlinguer disse di aver avuto un incidente da cui si era salvato per miracolo, durante un suo viaggio in Bulgaria nel 1973, in cui morirono però altre due persone; disse che l’incidente era voluto, ma nessuno gli credette.
Di recente Fabio Piselli, scampato al rogo della sua auto, più volte nominato nei miei articoli.

Ma in tanti hanno avuto “incidenti anomali” e non si sono salvati. Ne abbiamo parlato in precedenti articoli e non voglio ripetermi.
Voglio invece ricordare alcuni morti del mondo dello sport e dello spettacolo.
Ayrton Senna, cui fu montato male lo sterzo della sua formula 1.
Per non parlare del Torino Calcio; l’aereo ebbe un guasto imprecisato e si schiantò contro – guarda tu che caso – la collina di Superga.
Il cantante Rino Gaetano che ebbe due incidenti identici, con la stessa auto; nel primo incidente si salvò; nel secondo morì, anche perché 5 ospedali si rifiutarono (misteriosamente) di prenderlo in cura. Il cantante morì il 2 giugno 1981 nello stesso identico modo in cui muore il protagonista di una sua canzone, La ballata di Renzo. Statisticamente le probabilità che un cantante descriva la morte di qualcuno perché viene rifiutato da 5 ospedali, e che poi muoia nello stesso identico modo sono…. nulle.

E statisticamente, le probabilità che qualcuno svolga veramente delle indagini sono le stesse di questi incidenti: nulle.

Mass Media e delitti
Molta strana è anche la morte del ciclista Valentino Fois, della squadra di Pantani. Anche lui muore per cause da accertare, ma alcuni giornali parlano di overdose. E già questo fa venire qualche sospetto, in quanto probabilmente muore nello stesso modo del suo ex amico.

Occorre a questo punto fare una considerazione di ordine generale sui mass media in Italia.
In Italia muoiono per omicidio circa 2500 persone all’anno. E altrettante ne muoiono suicide. Giornali e Tv si disinteressano di questi fatti, selezionando accuratamente solo le notizie che piacciono e sono funzionali al sistema.
Quando però su un fatto scatta l’attenzione dei media, in genere questo è un segnale che sotto c’è dell’altro.
Quindi viene spontanea la domanda. Perché i giornali si interessano alla morte di un ciclista poco conosciuto come Fois?
E perché poi, nei pochi secondi che i TG dedicano alla notizia, occorre precisare che era implicato in un furto di portatili? Quand’anche si voglia dar risalto alla morte di un uomo, non c’è alcuna necessità di informare il pubblico che costui – forse – aveva rubato dei PC. In primo luogo perché la notizia è generica e posta in forma dubitativa. In secondo luogo perché non si capisce quale collegamento possa sussistere tra un furto di PC e una morte per overdose.
Il sospetto che sia un omicidio, e che la televisione abbia volutamente voluto riportare l’immagine di una persona drogata e dedita al furto, è molto forte. Il messaggio che si vuole trasmettere è questo: è morto un ladro e per giunta drogato e depresso.
Ma chi invece ha capito come funziona l’informazione in Italia capisce chiaramente un altro messaggio: probabilmente si tratta di un omicidio e c’è sotto qualcosa. E allora il pensiero corre al fatto che qualche prima avesse rilasciato un intervista alle jene (intervista che trovate a questo indirizzo: http://it.youtube.com/watch?v=RRvhdi1gHqk).

Aggiungiamo poi una cosa. Chi frequenta a livello professionistico il mondo dello sport sa che il doping è un fenomeno assolutamente diffuso, nel senso che probabilmente non è possibile partecipare a qualsiasi tipo di sport senza doparsi.
Nella mia esperienza del passato, per anni ho praticato Body Building e ho seguito corsi per diventare istruttore di questa disciplina. E il doping era una materia di studio assolutamente ufficiale, nel senso che nella preparazione atletica di uno sportivo professionista non si poteva prescindere dal doping. Il problema era solo come eludere i controlli, stare attenti ai tempi di eliminazione della sostanza ecc…

C’è quindi il forte sospetto che Fois sia morto in questo modo per aver “tradito”, come Pantani, e che i due abbiano pagato con la vita la loro maggiore pulizia e onestà intellettuale rispetto al resto dell’ambiente in cui vivevano.

Considerazioni finali
C’è anche (non il sospetto ma) la certezza, che la verità non verrà mai a galla. Anzi, a dire queste cose, purtroppo, si rischia di passare per matti o visionari.

La cosa che mi dà tristezza, in tutta questa vicenda, non è la gravità delle collusioni istituzionali a tutti i livelli, né la scarsa preparazione di molti inquirenti in materia che si traduce in una mancata tutela del cittadino. Questo ho imparato ad accettarlo, perché viviamo in una democrazia troppo giovane perché sia veramente una democrazia. Le mentalità e i costumi di secoli non possono cambiare in pochi anni. L’oligarchia mascherata in cui viviamo, in fondo, un giorno dovrà finire per dare spazio ad una nuova era.
Ciò che mi dà tristezza è pensare che la maggior parte delle famiglie di queste vittime non saprà mai la verità.
La maggior parte muore senza che i familiari sospettino un omicidio. Io stesso dopo il primo incidente che mi capitò pensai ad un caso. E dopo il secondo pensavo che ce l’avessero con la mia collega e che avessero manomesso contemporaneamente sia la mia moto che la sua per maggior sicurezza di fare danni a lei. In altre parole; potevo morire senza sapere neanche perché e pochi avrebbero sospettato qualcosa. Solo dopo qualche tempo mi spiegarono chi ce l’aveva come me e perché. Ora, perlomeno, so che mi potrebbe succedere qualcosa e so anche il perché. Ogni volta che prendo l’auto sono consapevole che lo sterzo potrà non funzionare, che un auto che viene in senso inverso all’improvviso potrà sbandare e venire verso di me, o magari che potrò avere un malore nell’anticamera di una procura come è successo al capo dei vigili testimone della Tyssen Krupp. Ma all’epoca dei primi incidenti, non avevo neanche il sospetto di essere stato “condannato a morte”. Perché non ero consapevole di quale colpa avessi commesso e di quale peccato mi fossi macchiato.
Mi domando se Senna sapeva il destino che lo aspettava, se i familiari avranno capito. I familiari del Torino Calcio cosa penseranno di quell’incidente terribile? E i genitori di Fois? E la Forleo, cui scrissi “una lettera aperta” dalle pagine di questo blog… avrà capito esattamente cosa le è successo oppure penserà che il suo incidente d’auto sia stato casuale?
I familiari delle vittime di via dei Goergofili, di Ustica, del Moby Prince, hanno capito. Lì sono troppo grosse le collusioni, troppo evidenti gli omicidi e i depistaggi perché qualcuno non capisca.
Ma gli altri?
I familiari dei testimoni di processi apparentemente normali, come quelli della Tyssen Krupp, o del Mostro di Firenze, che apparentemente sembra un normale caso di un serial Killer? E i familiari di tutte quelle persone che parevano condurre una vita normale, perché il delitto è maturato in un luogo ove nessuno sospetterebbe l’ingerenza così pesante dei cosiddetti poteri occulti, come il mondo sportivo?
Ho telefonato ai genitori di Pantani prima di scrivere questo articolo. Dal loro silenzio successivo al mio fax presumo che abbiano pensato che io sia un folle, magari un mitomane in cerca di pubblicità.
E’ normale che lo pensino, come è normale che la maggior parte delle persone che leggeranno queste righe le prendano per un delirio.
Allora voglio ricordare le parole dell’onorevole Falco Accame, a proposito degli incidenti anomali (come quello capitato ai genitori del giudice Forleo) o dei suicidi dei vari testimoni di processi importanti. Parlavamo dell’incidente capitato al giudice Forleo, e mi disse “inizialmente, quando mi occupai di queste cose, credevo al caso. Non volevo credere che fosse una cosa voluta perché mi pareva fantascienza. Poi, quando mi accorsi che i testimoni morivano tutti, sistematicamente, ho capito… E’ una cosa che è difficile da accettare.”

Questo articolo, come il precedente, è scritto per tutti i familiari di persone suicidate, impiccate, morte in incidenti inspiegabili che hanno sempre capito che la versione ufficiale data dagli inquirenti non quadrava, affinchè perlomeno loro sappiano la verità. Oramai sono troppe le vittime sparse per la penisola, perché non si cominci a sospettare. E sono troppi i sopravvissuti perché qualcosa prima o poi non venga fuori.
Oramai parlo con tante persone esperte e mi confronto. Molti, tanti, hanno capito. Un mio amico medico legale, a cui ho raccontato le mie “scoperte” mi ha lasciato di stucco quando mi ha detto “si Paolo, lo sapevo. Lo sapevo perché da medico legale mi rendo conto quando ci prendono in giro in TV e sui giornali. Tutti quei suicidi in carcere per soffocamento con buste di plastica sono impossibili dal punto di vista di medico legale. Analizzando alcuni dei più importanti casi dal punto di vista medico legale mi sono accorto che ci prendono in giro. E poi sono un appassionato di esoterismo, e quindi i loro simboli e messaggi io li vedo. Vedi? L’esoterismo è un linguaggio. Se non lo conosci è come camminare per strade di una nazione straniera; vedi la gente, vedi le scritte, ma non ti dicono nulla; in certi casi potrebbero sembrarti innocui disegnini. Ma se invece lo conosci allora riesci a leggere oltre la superficie e capire i messaggi profondi che vengono lanciati e gli innocui disegnino diventano frasi precise. Capisci tutto, ma con la maggior parte delle persone non puoi parlare perché ti prendono per matto. E il problema principale, quando capisci il sistema, è continuare a fare la vita di sempre senza impazzire”.

Questo, signori, è il sistema in cui viviamo ma con un po’ di studio e di intuito si può imparare a capirlo. Il paradosso è che non sono mai stato un appassionato né di gialli, né di spionaggio, né di esoterismo; ma credo che neanche la più fervida fantasia di qualsiasi scrittore abbia mai immaginato un sistema del genere. La realtà, per chi la vuole vedere, supera sempre di gran lunga la fantasia. Anche quella di Stephen king, che forse non a caso ha scritto una serie di telefilm che si intitola The Red Rose, e che forse per i suoi libri non si è ispirato alla sua sola fantasia (ad es. nei “Lupi del Calla”, occorre proteggere una sola rosa rossa che sta in una Torre nera; e se la Rosa venisse distrutta per qualche motivo la Torre cadrebbe insieme alla Rosa).


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Ps finale. Quando facevo il quarto ginnasio rubai tre biscotti (erano dei Ringo per la precisione) al mio miglior amico, Daniele. Voglio precisare, in caso di suicidio da parte mia, che i due fatti non sono collegati, al fine di evitare che i media mi facciano lo scherzo di Fois e che riportino la notizia facendomi passare per un ladro di biscotti. Peraltro confessai il mio crimine a Daniele, il quale dopo 25 anni non manca mai di ricordarmelo.

aeroporto di albenga: tragicommedia fantozziana italiota

se ancora non l’avete sentita questa storia travalica le soglie umane dell’impossibile.

un esempio di sovraumana ingegnosità italiota, ingegnosità al contrario, cioè come sprecare soldi della comunità, per un servizio che non serve a nulla, per fare un favore al solito cortigiano del re, che quando lo senti parlare ti vien da dire….non mi dilungo oltre.

guardateli… sono 10 minuti di fantozziana umanità…a imperitura memoria…e poi parlate di esuberi alitalia? aspettate la fine del servizio per quantificare in euro il costo di questa porcata…

ridiamo almeno con le vignette di vauro:

il capocomico

solo per ricordare ai berluscones che passano di qui che finalmente, come voi suoi elettori speravate (e in fondo lo avete votato per questo, no?), inizia l’era del capocomico in demenza senile avanzata, che assumendo un pò troppo viagra, si è sbalenato il cervello e ha perso la cognizione della realtà in cui si trova.

dove si trova? non nel mondo reale, ma nel mondo fantasmagorico in cui i paggetti che lo circondano non osano neppure contraddirlo o fermarlo quando compie queste patetiche scenette da avanspettacolo, che , se le facessi io al bar sport, verrei cacciato a calci in culo …

evviva berluskaz e chi lo ha votato…

ridatece er puzzone

intervalliamo post pesanti a post faceti, ma sempre parlando alla fine delle stesse cose

oggi sono contento, davvero, per due motivi: primo il berluscaz ridens è tutt’altro che morto, secondo ( è una provocazione, ovvio) qualcuno dei reggenti italiani dell’elitè mi legge e mi sta dando ragione. mi spiego bene:

la politica vi sarete accorti è a zero ( se non sottozero), per cui se vogliamo parlare del berluscaz politico è senz’altro morto e stramorto, o forse mai è esistito, come del resto nulla sono i vari water vuolter, mastella pastella, dott balanzone; ma qualcuno di LORO stava pensando di far fuori berlusca dal giro che conta….( ne avevo parlato qui) , e con gioia vedo dalle ultime evoluzioni social-politiche che il nostro ridens è tutt’altro che finito. e questo, ovviamente, significa che i poteri forti (o LORO, o i reggenti dell’elitè per l’italia) si sono ricreduti e hanno convenuto con me ( ne avevo parlato qui) che il berluscaz è di fatto insostituibile.

già m’immagino la riunione segreta dei potenti italiani. facciamo un giochino, chi ci vedete? ex presidenti della repubblica ( ma di certo no cossiga, ormai cotto e bollito), sicuramente draghi ( quale portavoce della lobby bancaria della city), il solito vecchio della p2, qualche pezzo grosso di confindustria ( a proposito avete visto quanti tra politici ed industriali girano con sciarpre perenni al collo? non sarà mica un segno???) e poi oscuri massoni di cui non sappiamo nulla. immaginate il dibattito tra lor signori: “io non ne posso più di ‘sto qua (berlusca) , ma rotto i c…” e l’altro: ” bravo! e al suo posto chi ci mettiamo? belli capelli cordero? ce lo fanno fuori in 2 mesi! vuolter il kennediano? parla sempre ma non dice mai nulla di concreto!” e infine il grande vecchio sentenzia: ” ragazzi, ma la massaia sbava per il berlusca, non lo possiamo mica fare fuori…”

ecco spiegato il dietrofront di fini, che adesso è disposto a dialogare con sua emittenza, e l’inciucio tra berlusca e vuolter per fare una legge elettorale che tagli fuori “i piccoli”.

semplicemente un altro attore impareggiabile da avanspettacolo come il berluscaz in giro non c’è, per cui teniamocelo stretto…

ergo per celebrare la resurrezione del Nostro vi regalo una performance video impareggiabile da vero burlus-cazzone, dove addirittura ricorda i tempi della bacicalupo football club (mi ricorda un pò il borogorosso fc del mitico albertone)

e vi lascio con una ulteriore chicca. prima della guerra un giornalista inglese chiese a mussolini se era difficile governare l’italia. rispose seccamente: non difficile, è inutile. aveva capito tutto. ergo ridatece er puzzone.

la tribù di padre pio

premetto che conosco poco di padre pio. non so se fosse un vero santo, oppure (come dicono) si procurasse le stimmate con l’acido fenico.  ma al di là di quello che è stato, mi sembra sia chiaro quello che ora è: un’icona della LORO finta religione. una religione fatta di venerazione ossequiosa verso un dio, che è forte, onnipotente, a cui bisogna prostrarsi con paura. un dio che non mi appartiene. la nostra religione (che da patriarcale è diventata fallocratica) si basa sul culto della mascolinità fino alle sue distorsioni più aberranti come il rispetto timoroso, l’inchino dello schiavo, il non mettere mai in dubbio l’autorità precostituita. il dio che LORO hanno creato e fin da piccoli col catechismo ci inculcano è una grande leva di controllo.

questo loro dio (spero ormai lo abbiate capito) è un archetipo finto e vuoto, attraverso cui LORO perpetrano il culto del comando, e l’ obbedienza vuota e ossequiosa delle folle.

e allora gustatevi questi compagnucoli di merende che sproloquiano sulla loro legame con padre pio che li protegge, che li aiuta…da sbellicarsi…l’esempio di come in un mondo di materialismo sfrenato ( una LORO grande leva di controllo) anche l’ultraterreno ha lo scopo di proteggere il proprio personale tessoro ( come diceva il gollum). che sia mai che dio ci aiuti a capire i nostri limti, ad allontanarci dalla prigione del materialismo, no, il nostro dio ci deve aiutare a “sfondare”, e ci deve proteggere dalle malattie e dalle disgrazie.diceva roger waters: “just another brick in the wall…” ecco un piccolo mattone del muro divisorio che LORO hanno costruito tra la realtà vera e quella che ci vendono

un uomo, un mito…

antonione.jpg

…di più: ci ha mostrato come l’impossibile può essere realtà, di più: ci ha dimostrato come la Divina Provvidenza agisce sempre e comunque a dispetto della nostra malcelata miscredenza. e già vedo il Cordero (a nome di confindustria) tutto scompigliato che incazzato come una bestia chima il Cavaliere: “ma chi cazzo hai messo in parlamento? uno che non capisce quando votare si e quando votare no? ci riduranno in mutande adesso i consumatori!”

potere della democrazia: il villegiante al parlamento ( a nostre spese) antonione, dalle fila di quel partito candido e puro che è sforza italia, si è sbagliato a votare, ha scambiato il si con il no, ha confuso la lucina rossa con la verde e così è passata la legge sulla class action, sulle denuncie collettive dei consumatori proprio per 1 voto, il suo.

il poverino resosi conto della topica è scoppiato in un catartico fiume di lacrime neanche fosse pinocchio derubato dal gatto e la volpe. non si sa però se avesse capito dove aveva sbagliato, forse nemmeno sa cos’è la class action quest’uomo benedetto, forse piangeva pensando al cavaliere che gli tuonava improperi. (già m’immagino: “cribbio e controcribbio….qui è in giuoco la nostra immagine…)

non temete capitalisti italioti, il governo del dott balanzone vi farà una leggina per pararvi il culo, ma intanto fateci ridere di gusto.

come dicevo, potere della democrazia…

totò mastella alias mastellino pane e vino

mast-good.png

un velocissimo post per pubblicizare la lodevole iniziativa di questo blog. in sintesi: ciascuno di noi crei un blog (su blogger.com) con nel titolo la parola mastella. così il CEPPALONIANO MUTATO non potrà chiuderli tutti, come invece vuol fare col blog mastellatiodio.blogspot

io l’ho già fatto la mia: mastellino pane e vino

P.S. che almeno mastellino ci lasci ridere in pace.

un oscar per clementino…

lo so che parlare di questi soggetti può sviare dai problemi veri, e so bene che il teatrino della politica ( di cui il Nostro è un attore protagonista da più di un anno) è fatto apposta per sviare la gente dalle questioni vere, ma la comicità della questione è talmente incredibile…. ( guardatevi il video da comicità pura)

….che propongo per il nostro clementino pane e vino l’OSCAR COME MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

no. decisamente è un premio che non gli si può negare. viva clementino. e viva l’italia

P.S. per chi è interessato nuovo banner pro-demagistris con l’invito personale di firmare la petizione on-line per la giustizie e la legalità in Calabria (finora 48.000 firme)

george bush l’intellettuale

allora, proprio l’adsl non vuole funzionare, e il bello è che il tecnico dice che non sa perchè. (è ovviamente un complotto!!! ah! ah!) in questo momento mi sento vicino a beppe grillo quando tuonava contro la telecom. per cui se lasciate dei commenti abbiate pazienza.

intanto mentre posto da casa di un mio gentilissimo amico, vi lascio con un pò di umorismo su giorgino. da non crederci.

se poi vi chiedete come ha fatto l’america ad eleggerlo presidente, guardate questo video su cosa è la grande democrazia americana tanto decantata nei media.

giochino della domenica…

oggi sono contento, perchè dopo 5 giorni l’adsl ha ritornato a funzionare.

allora voglio fare un giochino: la foto qui sotto è tratta dalla residenza di un politico italiota.

sv.jpg

potete notare bene la svastica ( identica nel suo senso rotatorio orario a quella nazista). il suddetto politico ha/ha avuto frequentazioni losche. lo so, avete già indovinato. per chi non ci arriva un piccolo aiuto: la via per la risposta è nel blogroll, clikkate e navigate e otterrete la risposta.

scusate il giochino demenziale, ma oggi sono così.

tutti con calderoli al Maiale-day

calderoli.jpg

chi poteva autoeleggersi come padrino di questa memorabile iniziativa? chi poteva essere un volto migliore di quello del mitico franky-freak calderoli? evidentemente il nostro dipendente padano ce l’ha con il mondo suino…infatti se vi ricordate ( e come ricorda la vignetta in alto) definì la riforma elettorale dell’ultimo governo berluska come una porcata ( da cui riforma “porcellum”)

c’è da lavorare per i miei amici psichiatri…perchè come sapete due indizi fanno una prova, per cui ( a una mia prima ipotesi) calderoli inconsciamente si sente molto vicino e attratto dal mondo suino…ora cercate di dire voi il perchè….che sia perchè il simile cerca il simile?

come vedete almeno dal parlamento le risate non ce le fanno mancare, spero non vi  siate persi l’ultima trovata di clementino pane e vino ( mastella) : la partecipazione del Nostro allo sciopero della pasta, che, per uno come lui che ha le mani “impastate” ovunque, non suona niente affatto male.

come diceva un famoso comico: verso la catastrofe, ma con il sorriso sulle labbra…

p.s. chiedo scusa per l’accostamento di nobili animali alla risma dei nostri politici. è solo per suscitare una semplice ironia. ma, lo prometto, non lo farò più. ciao

cosimo for president…

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ora, della storia del caro nostro dipendente non voglio scendere nei particolari. perchè sarebbe troppo facile l’ironia. da film alla totò. come sarebbe troppo facile mettere l’accento sulla ipocrisia del Nostro. sì , perchè, uno che sta in un partito-zerbino del pope e sbandiera allo sfinimento (dei nostri..zebedei)  i sacri valori della famiglia cattolica e poi si fa beccare con una “donnina”( sono sue parole)  dicendo che dopotutto è una “marachella di poco conto” (sempre parole sue) , dicevo da uno così che si può sperare? almeno ci fa ridere.

così tanto che mi viene il mal di pancia. e cesa (sempre UDC) che dice? è colpa della famiglia che è lontana ( ovvio, no?) e quindi, zac, proposta per ennesimo stanziamento fondi per parlamentari per poter avvicinare la famiglia. e poi non voglio nemmeno ricordare che la “donnina” è stata male per colpa di cocaina.

spero almeno che venga cacciato e si faccia la stagione estiva a raccogliere i pomodori

spero che il pope ( o qualcuno nel vaticano che difende i sacri valori della famiglia) prenda le distanza da questo atto di pseudo moralismo cattolico alla totò

ma, ho come l’impressione che non succederà nulla.

ma almeno ridiamo. che dio ce la mandi buona.

le orecchie di berlusconi. forse non sapete che…

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come promesso, ecco il mio modesto omaggio al cavalier berluska. lunga vita al berluska.

ora, al Nostro si possono riconoscere tante qualità, doti, magari vezzi, difetti e qui mi fermo ( semplicemente perchè non me ne fraga un …), ma una caratteristica inscindibile della sua fisionomia sono le sue orecchie. gigantesche, enormi, oserei dire plutoniche per dimensioni ( da pluto di topolino, o se preferite di dumbo). nascoste abilmente in ogni primo piano delle sue tv ( come accade a molti personaggi soap), e talvolta messe ben in evidenza da qualche primo piano delle tv avversarie. per deriderlo.

ma qui casca l’asino. mi spiego: avete mai visto una statua del buddha? nell’iconografia orientale ha orecchie molto grandi. in tutte le statue. perche? perchè nella fisiognomica orientale le orecchie grandi denotano forza, carattere, decisione, sono insomma un elemento importante di una persona importante, di un leader. su certe cose le scuole taoiste non sbagliano. e il Nostro è l’esempio dell’infallibilità orientale. d’altra parte il berluska stesso ha più volte affermato di essere “unto”, un eletto. come il buddha, quindi. e le sue orecchie sono lì a dimostrarlo. in più vi ricordo che orecchi e grandi significa grande vitalità ( e lunga, lunghissima vita), per cui, mi spiace per i detrattori, ma dovrete sorbirvelo ancora un pò.

siete senza parole, vero?

allora vi spiego una ultima cosa…decisione, forza, carattere non sono sinonimo di “buono”, nè tantomeno di “cattivo”. sono qualità che si possono usare per il “bene” o per il “male”, sempre se siete per questa suddivisione così netta delle cose.

come le abbia usate berlusca è chiaro: è un grande comico, un leader tra i “trombeur de femme”, è un presidente (del milan ) pieno di forza e autorità. della sua vita politica non parlo , semplicemente perchè non me ne può fregare di meno.

lunga vita al berluska

…e diamogliela ‘sta laurea

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notiziona da mediavideo: mike bongiono si è lamentato: ma come hanno dato le lauree ad honorem a cani e porci e a me non la offre nessuno? si è offeso e mi sa che ha ragione.

per questo voglio perorare la sua causa.

in un paese dove non si nega mai niente a nessuno e dove se ne vedono di cotte e crude questa è una ingiustizia che proprio non digerisco.

si consoli mike, di una cosa: c’è chi è più incazzato di lei. magari chi si è laureato davvero sui libri e vede dei coglioni passargli davanti senza uno straccio di titolo. per cui diciamolo sottovoce: caro mike , non se la prenda, perchè in italia le lauree non contano un…

la saluto con affetto e stima.

grillo: vero o finto? santo o diavolo?

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grillo sta girando con il suo nuovo tour.. ovviamente non me lo sono perso visto che  è uno dei pochi eventi che stimolano (nel bene e nel male ) l’attenzione, abituati come siamo alla melensa spazzatura televisivo-informativa. mi ha stupito molto vedere gente che lo osannava come un dio e che pendeva dalle sue labbra. per par condicio in rete molti gli vanno contro, e addirittura in alcuni blog che leggo abitualmente ci sono resoconti su di lui  non proprio edificanti.

ma qui vorrei studiare più che i contenuti di grillo ( lo fanno molto bene in altri blog, e sono tanti)  il fenomeno della gente che ama/odia grillo. ce ne è per risvolti infiniti.

1-da molti viene visto come un salvatore che ci porterà alla salvezza, e questo ovviamente fa ridere perchè il percorso che facciamo è solo personale ed incaricare qualcun’altro di responsabilità è comico e bambinesco. ma molta gente si ferma qui. si tratta di una prigione rispetto ad un’altra, ma pur sempre una prigione: molti delegano ma è dal proprio comportamento maturo e consapevole ( sull’ambiente, natura, consapevolezza etica, moralità) che si costruisce un mondo migliore.

2- altri ( sono sempre più) lo criticano: sui contenuti popolari e vuoti, sui metodi ( solo la via politica è la via maestra, dicono), altri infine con il solito ritornello: predica bene e razzola male. va detta una piccola verità, a favore di questi ultimi: finchè si sbeffeggia e si attacca la situazione sociale, politica, civile di questo paese c’è grasso che cola…costruire è un pò più difficile.

ma bisogna partire dal concetto che tutti insieme dobbiamo costruire.. non un salvatore per tutti noi. ci hanno insegnato ( morale cattolico-cristiana) che arriverà un nuovo cristo a salvarci e non ci liberiamo di questa prigione-convinzione. per il resto mi piace prendere grillo per quello che è: uno che ha unito il dissenso facendoci ridere e che ci ha aperto gli occhi su un pò di cose;

 il resto ( la parte più difficile) tocca a noi.

P.S. ultima considerazione: chi ci controlla ha come primo obbiettivo manipolare le nostre idee, se grillo non va in tv da decenni non è un caso, ma lo fanno continuare perchè in fondo rappresenta solo uno sfogo sociale, come il calcio, la violenza in tv, ecc. vedrete che se da questo enorme dissenso si inizierà a muovere un movimento di rinnovazione, faranno di tutto per fermarlo: con ogni mezzo, dallo screditarlo fino ai mezzi più drastici.